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lunedì 19 novembre 2012

l'improbabilità della probabilità

Uno dei argomenti spesso portati avanti dai creazionisti riguarda la probabilità infinitesimali che avvenga una determinata cosa. Ecco alcuni esempi (e gli errori che contengono):

1) "Le probabilità che si forma un occhio per puro caso sono talmente basse che è totalmente irrazionale pensare che sia avvenuto a caso come sostiene la TdE equivale ad avere tanta fede."

Inganno, con raggiro di parole....
L'inganno e raggiro è fare dire alla TdE ciò che non sostiene; infatti per la TdE gli organi si sviluppano in gradi non appaiano mai già fatti come dal nulla. Questa critica e piuttosto strana in quanto è proprio questo che sostengono i creazionisti, cioè che organismi complessi siano apparsi dal nulla a punto in bianco grazie al intervento di qualche dio/dea/alieno ecc... Ricordiamoci che la TdE ci dice che l'evoluzione avviene tramite mutazioni genetiche cumulative tramandate da generazione a generazione.

2) Le probabilità che la vita sia cosi complessa per ragioni casuali e troppo bassa. 

Spesso gli evoluzionisti puntano al caso come il male supremo della biologa. Il caso in effetti gioca un ruolo iniziale nella formulazione della teoria.... "Mutazioni casuali". Andiamo quindi a vedere cosa implica questo concetto. Oggi siamo a conoscenza di una moltitudine di modi per creare delle mutazioni genetiche attraverso radiazioni o prodotti chimici. Ma mentre siamo in grado di capire cosa causa le mutazioni non siamo in grado di dire quali mutazioni genetiche ci saranno in un determinato momento. Quindi siamo il prodotto del caso? No, perche esistono filtri... Nella forma più comune di filtro naturale ci troviamo la gravità, che e capace di ordinare la materia secondo i suoi principi vedi l'esempio della sabbia sulla riva del mare o l'oglio sul acqua. Anche se partiamo da un ordine casuale la gravita agisce in tal modo da ordinare la materia. Una forma ancora più semplice e un semplice buco che lascia passare solo particelle di un determinata grandezza. La natura è piena di filtri naturali creati da leggi fisiche e chimiche. Nel campo della biologia uno dei piu grandi filtri e la selezione naturale. Come agisce? Semplice se una mutazione causa un danno al organismo questo muore e non passa nulla in eredita, o comunque crea dei seri problemi alla prole diminuendo la probabilità di sopravivenza. Se invece la mutazione è benefica, al ora aumenta la possibilità di sopravivenza e quindi da al organismo una "arma" in più che viene trasmessa in eredità.

In conclusione, il risultato che vediamo non è per nulla casuale ma frutto di un filtro che e la selezione naturale.

3) Basta che una delle variabili fosse diversa non avremo più vita sulla terra. Tipo se la terra fosse piu vicina al sole, o se la luna non ci fosse o se fosse troppo vicina ecc....

Si vero, o meglio forse la vita sarebbe diversa. Sostanzialmente noi non sapremo come sarebbe. Ma la TdE riguarda le cose che sono non come le cose potevano essere, anche se speculare è divertente. La parte fondamentale qui è capire che la vita si adatta al ambiente non e l'ambiente che si adatta alla vita.

4) La probabilità che si forma una proteina utile per la vita e pari a 1/10^30. (o calcolo simile)

La statistica non è mai stato un lato forte dei creazionisti  Chiedi sempre di vedere l'equazione che ha portato a questo risultato. La frase viene sostenuta da una spiegazione simile: perche x esista si deve verificare una  combinazione di y e z ma visto che il numero di combinazioni e altissima e praticamente impossibile.

Qua gli errori sono diversi. Il primo è che le probabilità di vita non concernano la TdE ma piuttosto le teorie del abiogenesi. Il secondo e che sempre i calcoli non includono le giuste variabili. Le variabili indicate sono quasi sempre assolute e non tengono conto delle condizioni reali e ambientali. Inoltre non vi è nessuna certezza di come fossero i primi organismi anche se ci sono molte ipotesi e un risultato non è troppo lontano.  Se avete esempi di probabilità impossibili postateli qua che gli guardiamo uno ad uno.









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